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Il nuovo lavoro occasionale
E’ di recente introduzione il nuovo contratto di prestazione occasionale che consente a professionisti, imprese fino a 5 dipendenti e Pubblica Amministrazione di soddisfare esigenze lavorative contingenti ed estemporanee. La nuova normativa prevede regole più stringenti, al fine di aumentare la trasparenza di una tipologia di lavoro per sua natura di difficile tracciabilità.
La registrazione online obbligatoria e i pagamenti controllati
Il nuovo lavoro occasionale prevede l’obbligo di registrazione alla piattaforma dell’INPS, sia per il datore di lavoro che per il lavoratore. A quel punto, il datore di lavoro verserà su un conto ad hoc dell’INPS quando dovuto e da quel conto il giorno 15 del mese sarà disposto un bonifico o i bonifici direttamente sul conto corrente, libretto postale o carta di credito dotata di IBAN del lavoratore. In alternativa, su richiesta del lavoratore, sarà possibile incassare in contanti il compenso mediante bonifico domiciliato presso uno sportello delle Poste. Una procedura che dovrebbe garantire un controllo totale da parte dell’INPS “intermediario”.
Chi può utilizzare il nuovo contratto
Il “Contratto di prestazione occasionale” è ad appannaggio di professionisti, lavoratori autonomi, imprenditori, associazioni, fondazioni ed altri enti di natura privata, imprese del settore agricolo e pubbliche amministrazioni.
Orari e salari
Il tetto massimo di ore di lavoro in un anno è pari a 280, in caso di superamento scatta automaticamente la trasformazione in contratto a tempo indeterminato. Resta il limite annuo di 5.000 euro lordi di incasso, ma scende a 2.500 l’importo incassabile da un unico datore di lavoro. Per arrivare a 5.000 euro i datori di lavoro nell’anno devono essere quindi almeno due.
Anche il datore di lavoro non può investire più di 5.000 euro all’anno in questa tipologia di contratto. Il salario minimo dovrà essere di 36 euro netti al giorno per 4 ore lavorative o per un numero inferiore. Anche una sola ora dovrà essere dunque pagata 36 euro!
Per le ore successive alle prime 4, il compenso orario può variare in base agli accordi, ma senza essere inferiore ai 9 euro netti (12,29 lordi).
Nel settore agricolo si applicano tre scaglioni minimi differenti “in base alle aree di appartenenza” del contratto nazionale: 7,57 euro, 6,94 euro oppure 6,52 euro. Resta la retribuzione minima di 4 ore lavorative.
L’INPS va avvisato per tempo
La comunicazione di svolgimento della prestazione lavorativa da parte del datore di lavoro deve essere fatta online all’INPS almeno un’ora prima dell’inizio della stessa, con possibilità di revoca entro i successivi 3 giorni da parte del datore di lavoro. Nel caso di disguidi, fa fede la comunicazione di svolgimento della prestazione, anche se non effettivamente svolta.