Voucher e ammortizzatori: le novità

Un focus sull'export italiano

La tracciabilità dei voucher lavoro accessorio e i correttivi alla riforma degli ammortizzatori sociali sono i punti chiave del decreto di modifiche al Jobs Act approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri nei giorni scorsi.

La parte relativa ai voucher lavoro resta praticamente immutata rispetto al testo originario, ma prevede che il datore di lavoro, almeno 60 minuti prima della prestazione di lavoro accessorio, comunichi alla sede territoriale dell’ispettorato del lavoro dati anagrafici o codice fiscale del lavoratore, luogo, giorno e ora di inizio e di fine prestazione. Per gli imprenditori agricoli, il limite temporale è ridotto a tre giorni. Le sanzioni previste vanno da 400 a 2.400 euro in relazione a ciascun lavoratore per cui è stata omessa la comunicazione. In questo modo il Governo intende contrastare l’utilizzo irregolare dei voucher lavoro.

Per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali, sono state introdotte alcune novità sui contratti di solidarietà, sulla cassa integrazione straordinaria nelle aree di crisi complessa e sulla NASpI (Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego) per gli stagionali. I contratti di solidarietà difensivi potranno essere trasformati in espansivi per aumentare gli organici. Il contratto di solidarietà difensivo consente una riduzione di orario che eviti i licenziamenti, quello espansivo, al contrario, stimola nuove assunzioni. La nuova misura favorisce le imprese che vogliano accrescere gli organici assumendo forza lavoro giovane e riducendo allo stesso tempo l’orario. Le imprese di rilevante interesse strategico nazionale, con accordi di solidarietà in essere stipulati entro il mese di luglio del 2015,  possono anche prorogare fino a due anni la relativa riduzione contributiva del 35%.

Infine, è stata potenziata la NASpI (Nuova Prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego) per i lavoratori stagionali, aumentando al 50% (rispetto al 5%) le risorse 2016 di province e regioni per finanziare ammortizzatori in deroga o politiche attive, sono stati ampliati i finanziamenti per la cassa integrazione straordinaria nelle imprese sequestrate alla criminalità organizzata e prorogata fino a un anno la CIGS nelle aree di crisi complessa. Le imprese che vogliono ottenere questa proroga devono però presentare un piano di recupero occupazionale. 

 

 

 

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